Ikaria, la prima delle 5 Blue Zones di cui parlerò, è un’isola greca situata nell’Egeo centro-orientale e caratterizzata dall’estrema longevità dei suoi abitanti.
Nel 2009 1420 residenti volontari parteciparono al così detto “Ikaria Study”, i cui questionari avevano lo scopo di indagare lo stile di vita e gli aspetti socio-demografici, clinici e psicologici della popolazione.
Si scoprì quindi che la percentuale degli ultranovantenni era molto più alta della media europea e che le persone più longeve mostravano:

- alimentazione di stampo mediterraneo (dieta mediterranea vera, ma di questo tratterò in futuro)

- attività fisica quotidiana (tradotta in normali passeggiate e lavoro domestico)

- ridotta abitudine al tabagismo (dei 187 over 80 presi in esame, il 17% degli uomini e il 7% delle donne erano fumatori)

- abitudine a un breve riposo pomeridiano (la pennichella)

- tendenza a partecipare alle occasioni di socialità

- bassa prevalenza di depressione

Tornando alla dieta di stampo mediterraneo… quella seguita sull’isola di Ikaria ottenne un punteggio di 38/55 al MedDietScore (il test per valutare l’aderenza alla dieta mediterranea) e si caratterizzò per essere una “plant based diet” (ovvero una dieta a base vegetale).
L’alimentazione seguita dagli ultraottantenni infatti si caratterizza per il frequente consumo di frutta e verdura fresche, olio di oliva, patate e legumi. Il pesce è utilizzato più della carne (che viene messa sulle tavole 1-2 volte a settimana) e i dolci risultano piuttosto rari (in media 1 porzione a settimana).

 

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